A Nazareth

A Nazareth

urlavano i soldati. Battevano i nostri usci, non solo di giorno ma in ogni momento della giornata. La nostra terra è stata calpestata da tutti i popoli. Altro che terra promessa. Altro che terra dove scorre latte e miele. E’ una terra inzuppata di sangue. Non vorrei pensare al sangue di mio figlio. Quante giare di terra, inzuppate di sangue, trasportate in terre lontane. Siamo un popolo sparso nel mondo. Siamo Israele in ogni terra. Siamo Israele in ogni Giordano. Siamo Israele in ogni Sion. Siamo Israele in ogni fiato d’uomo. Trovai la bottega ancora in ordine e piallavo la culla del mio dattero. Quando nascerà? Di notte o di giorno? Quanta attesa di gioia per essere papà. Non lasciavo un istante Maria. Sollecitai i miei genitori a starle accanto sempre. Di non lasciarla un minuto da sola. Maria alla finestra dell’annuncio, di quel Gabriele, di quel Raffaele, di quel Michele, ricamava il corredino. Volevo essere io il filo di cotone o di lana per merlettare la culla piallata dalle mie stesse mani. I merletti di Dio sono degli angeli, appartengono agli arcangeli. Sono delle donne. A noi uomini appartengono il legno e il martello. Maria ogni tanto scendeva in bottega. A Lei piaceva l’odore della resina. Mi diceva che era un profumo simile a quello dell’angelo quando gli annunciò il concepimento. La resina scende dai pini e lassù, tu sai che fruttificano le pigne. E la pigna è il frutto dell’accoglienza, come custodisce dentro di se, con audacia, ogni pinolo. E io custodivo dentro di me Dio. I soldati ci mortificavano. Sguainavano terrore tra la nostra gente. E molti sognavo un messia di liberazione dal dominio dei romani. Non mi sollecitava questo liberatore. Sognavo un salvatore di ogni popolo, un salvatore della pace e della giustizia. Mi commissionavano strumenti di legno di guerra e io testardamente li rifiutavo. Dovevo o no essere il padre del Salvatore? Non è la guerra che dà la pace. Non costruivo le armi, per giungere alla pace. Israele custodiva l’alleanza di pace, l’alleanza di Noè, l’alleanza di Giacobbe, l’alleanza del Giordano, l’alleanza di Mosè, l’alleanza del Sinai. Io non potevo dissentire a tale stirpe.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

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