Beatitudini

Borgo della Pace – Squarcio di cielo

Le beatitudini di Cristo, al mondo d’oggi, rischiano di non dire più niente, perché i cristiani hanno sguardi ciechi e cuori vuoti e freddi. Abbiamo nascosto la luce del risorto negli scantinati delle nostre paure, per amore di apparire all’altezze e alle mode dei tempi.

I fedeli di sacrestia non hanno mai incarnato di beatitudine il vissuto quotidiano. Persino le rocce fioriscono anemoni e colori di stagioni. Noi delle chiese oscure, sono tensioni e timori.

Stamane, assieme all’aurora splendida di rosea speranza, con braccia aperte al mondo, ho benedetto il Signore del creato. I cristiani azzannano gli animi con spine di sacre inquisizioni, di sacre crociate, di roghi di dannati e di cilici solo per i peccatori che sono sempre gli altri e mai essi stessi.

Ahimè battezziamo anime morte. Formiamo coscienze deviate di scrupoli e morte di peccati.

Eppure una sola beatitudine di Cristo rivoluziona il mondo. Rovescia il potere. Capovolge l’esistenza della supremazia. E’ l’elisir dell’eterna giovinezza.

La proposta di Cristo è scandalosa. Rovescia la clessidra dei benpensanti.

Ecco ascoltate:

Makarioi oi ptoxoi.

Makarioi: i ricchi di beatitudine, i ricchi di serenità, i ricchi di mitezza e di bontà.

No, non i ricchi di denaro, non i ricchi di potere.

Sono i ricchi di felicità!

I ricchi di potere e di denaro non potranno mai essere felici, ma solo preoccupati di essere derubati della loro potenza che li distrugge di ansia e di insicurezza.

Invece:

oi ptoxoi:

sono i pidocchiosi di strada, quelli che non hanno voce, quelli che non si devono ansimare del denaro e distruggersi del domani.

Per essi liberi, dal tempo del denaro, ma pieni di spirito (to pneumati) (estin) è (basileia) il regno dell’oltre oceano (ton ouranon); sono ricchi dell’oltre il denaro; sono beati dell’oltre il tempo, sono felici dell’oltre la visione della terra piatta, circondata dall’oceano che nasconde l’ineffabile del cielo.

Ecco conclude Gesù:

I ricchi siete voi, poveri, ultimi, scarti, infangati di miseria, miserabili, che non vi potete attaccare al nulla e che non possedete niente della terra ma con la vostra pazienza e mitezza, siete già ricchi di quel cielo, (non di nuvole) ricco di serenità, dove il vostro stesso animo abita beato. Dipax.

 

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