Chiamati alla coscienza

II Domenica – Tempo ordinario

Chiamati alla coscienza

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Amico di Prima radio,

ti sei mai sentito chiamato dalla coscienza?

Ti chiama all’impegno! Ti chiama all’onestà! Ti chiama ai valori che la società ha assopiti nell’indifferenza. Tutti noi, qualche volta, abbiamo dissentito alla sua voce. Ci fa male ascoltare la voce della coscienza. Pensiamo, come Samuele, che la vocazione viene dall’istituzione, dal profeta, dal posto di onore, dall’autorità competente che ci obbliga ad obbedire all’inerzia dallo stato di cose che non cambiano mai. No, la tua coscienza è libera di chiamarti. La tua vocazione non viene dall’istituzione, ma direttamente dal carisma che il battesimo o la vita stessa ti ha donato. Ascolta,! Apri il tuo spirito! Apriti alla tua coscienza. Anche Samuele, per tre volte, ha creduto di subordinarsi al profeta. Corse da Eli, e gli disse:”Mi hai chiamato, eccomi!”. Le istituzioni non odono gli urli della coscienza. Per tre volte e poi… “Samuele, vattene a dormire e se ti chiama ancora, dirai:” Parla, Signore, che ti ascolto”. Amici di Prima radio, ascoltate la vostra coscienza. Rispondete alle sue esigenze. Rispondete al mondo che vi chiama a far risorgere l’umanità nel benessere comune. Non preoccupatevi, amici di Prima radio, il Signore ci assicura:” Ti sto accanto, con me potrai fare grandi cose”. Il Signore non lascia a vuoto nessun fiato del tuo impegno. San Paolo ci rincalza:” Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito santo, che è in voi?”. Ecco la certezza:”Lo Spirito santo è dentro di noi. Geme alla nostra coscienza. Non c’è timore che possa scoraggiare. E’ certo ciò che senti per la giustizia, per la legalità e per il bene comune. Ascolta, non cercare le cose che non ti soddisfano. Che cosa cercate! O meglio chi cercate? Oh! Sentitemi la politica ha impiccato la dignità. Gli onorevoli hanno perduto l’anima. Le istituzioni, anche cristiane, si sono fossilizzati di denaro. Giovanni ci indica Colui che toglie il peccato del mondo. Il peccato del mondo è la superbia, è l’egoismo. Il peccato del mondo è l’io che vuol uccidere ancora una volta Dio. Chi cercare nella nostra vita? Le valige del vostro denaro le lascerete fuori del cimitero. Chi cercare? Ecco Giovanni ci assicura: Ecco Colui che toglie il peccato del mondo. Cristo ci risponde:”Venite e vedete?”. Cosa videro, quel pomeriggio, Simone e Giovanni nella dimora di Cristo? Videro Colui che mette in grazia tutto il creato, caduto nella tempesta del male. Colui che sulla croce confida al Padre:”Tutto è compiuto nella grazia della risurrezione. Ancora una volta Cristo fissa lo sguardo su di noi, per annunciare ai poveri il lieto messaggio di salvezza. Lo sguardo di Cristo è più lacerante dell’urlo di Munch. Uno sguardo biblico che coinvolge di benessere tutto il creato. Proprio per te è riservato lo sguardo di Cristo.

Paolo Turturro

www.dipigilapace.it

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