Come nasce il cielo

“Ho reso sacro il cuore. Ho reso sacro ogni dolore. Ho reso sacro persino il tempo. Non mi sono a noia le rughe. Non canto più la valle delle lacrime. Io respiro nel giardino dell’amore. Ogni fiore è un bacio. Ogni foglia è una carezza. Ogni filo d’erba mi fa riposare. Il mio studio è l’aurora e il tramonto è il letto della mia  amata”.

Così, in ateneo, poetava il filosofo dell’amore.

Uno studente chiese: “ A che serve piangere per amore?”.

Il docente rispose:” Ho raccolto le mie e ho irrorato un giardino di pensieri”.

Ancora un altro volle sapere: “ Come nasce il cielo?”.

Egli dipinse sulla lavagna l’abbraccio delle stelle. Poi soggiunse:“ Sono esse a creare l’infinito delle tue arcane serenate”.

Un altro infine si irritò con il sognatore: “Sono barzellette di bambini, niente di più e niente di meno”.

L’insegnante gli sospirò un amaro lamento: “Proprio perché tu non sogni, il tuo cuore è duro come una pietra”. Dipax

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