Dialogo d’amore – 13

Barca di luce

Mi hai fatto entrare

nelle tue viscere,

a sentire il calore

dei tuoi gemiti.

Tu capivi

che morivo anch’io d’amore.

Ora mi perdo

nei miei fratelli

che credono ancora alla morte,

quando tu l’hai distrutta

per sempre.

Non crediamo ai tuoi misteri.

La morte

non uccide l’amore.

Non hai cacciato

dal tuo costato

nessuno di noi,

peccatori e prostitute,

empi e giusti.

Sei assurdo,

un pazzo autentico

ad amare

chi odia e chi ammazza

per gelosie

e per un non nulla.

L’uomo è vigliacco a se stesso.

Tu vuoi che nessuno si perda

nella cloaca dei peccati.

Tanti hanno punito

il tuo silenzio.

Non potevi svergognare

pubblicamente

un Pilato o un Caifa

che giocavano a scarica barili?

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