Dialogo d’amore – 7

Tu eri così labile

dinanzi all’odio

delle città

di Massa e Meriba.

Ti abbiamo vinto

con le nostre bestiali passioni.

Vasto eri il tuo amore

e non potevi entrare

dentro il labirinto delle nostre vene.

Noi siamo fatti di desideri,

non ci appartiene l’immenso

che tu volevi donarci.

Ancora oggi noi non vogliamo

che tu ci invadi dentro

con tutte le tue mani

a sradicarci la paura di essere stolti.

Noi siamo sclerotici di mente,

per questo facciamo finta

che tu non esista.

A tutti noi conviene rinviare

la soluzione nell’al di là,

nel dopo che viene già.

Io davvero non faccio ciò che voglio

ma ciò che non voglio.

Scommetto

che tu non sai sciogliermi

questo annoso dubbio di nodi.

Per sentirti non occorrono gli occhi,

io avverto che tu mi sfiori le labbra,

per baciarmi persino nel peccato.

Io vivo di sangue

e tu ti sei fatto carne

per farmi Spirito.

Dentro la luce mi è nato

un amore pazzesco

per il tuo fascino.

Sono fritto,

in ogni sospiro

ho bisogno di te,

tanto oserei da rubarti in cielo,

per averti in qualche modo

per sempre in me.

Mi scusino gli angeli,

se rapino tutto il cielo. Dipax

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