Fiato d’amore

Dio dipinge il creato di Barbara Mariconti

Siamo in un mondo dove la morale è il potere, dove il diritto è solo una prepotenza

e dove la legge è il proprio tornaconto. Non sono padrone dei miei pensieri. La mia vita non mi appartiene. Un angelo vive in me. L’orchestra del vento mi porta i sogni di ogni poeta, le utopie di ogni scrittore. Io arpeggio violini senza uno in mano. Le foglie che calpesto mi suonano a sinfonie. Le mani che carezzano sono tasti di pianoforte. Dialogo con l’intera umanità nel silenzio dell’anima. Sono amato tanto da essere sposato con tutti. L’amore spirituale, fatto di carne, vive di eterno. Io sono il corpo dell’amore. Sono l’albero delle vene che inebria armonia a chi mi vede. Sono quel chicco di grano caduto in terra a germogliare santità. Sono quel soffio, effatà, a donare respiro a chi cammina morto di spirito. Ho aperto le porte della giustizia e gli innocenti dei secoli mi fanno compagnia. La mia parola ha spalancato l’aurora. Tutti i sogni sono divenuti persone. Hanno realizzato il capolavoro della bontà, dell’accoglienza, della fraternità. Solo un sogno mi è rimasto lassù. Non può scendere in basso, si perderebbe sulle strade della terra. Nascerà d’inverno, quando il mondo sarà congelato di odio a sciogliere il rancore, le nevi perenne della morte e all’orizzonte i monti sorgeranno a primavera di spirito e il mare sarà la via d’a-mare.

A noi non è dato di realizzare l’impossibile ma solo un fiato d’amore.

Dio stesso creò tutto in un fiato d’amore. Dipax

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