Non ho mai sentito cantare
le reliquie dei santi.
Non ho sentito dialogare le ossa dei santi.
La chiesa deve abolire le processioni
con le ossa dei santi.
Non ho mai visto un osso di Gesù Cristo.
Noi adoriamo il suo Spirito,
mi ispira la sua croce,
mi ispira la sua risurrezione.
Adorare il suo Spirito agonizzante.
Ascoltiamo lo spirito dei santi.
Ascoltiamo la voce che non muore.
Attacchiamoci al loro fervore,
non attacchiamoci alle loro ossa.
Le loro ossa sono cenere.
La loro voce ci salva,
la loro voce ci consola
e ci porta allo Spirito del Signore.
Il loro spirito e non le loro ossa.
Così anche i nostri cari,
non sono mai defunti,
non sono mai sepolti,
non servono lacrime per ricordarli.
I fiori sono le loro ispirazioni,
i loro esempi da cantare.
Cantiamo assieme alle loro voci.
Voce del cuore
Voce che non sa giudicare.
Voce che non sa condannare.
Voce che sa solo amare.
Voce a perdonare.
Voce che sana ogni dolore.
Voce a rapporto coniugare di Dio.
Voce che il cielo sa custodire
quiete e balsamo di guarigione.
Voce che non conosce morire.
Voce che non conosce sepolcro.
Voce a raggi di stupore.
Voce che solo il silenzio sa ascoltare.
Voce che discerne l’oltre che è in noi.
Voce che sinfonia sa cantare.
Voce che gli angeli non possono lodare.
Voce che i secoli custodiscono sapienza
in chi patisce ingiustizie.
Voce che non sa giudicare.
Voce che non sa condannare.
Voce che sa solo amare.
Voce a perdonare.
Voce che sana ogni dolore.
Voce che non conosce morire.
Voce che non conosce sepolcro.
Voce a raggi di stupore.
Voce che solo il silenzio sa ascoltare.
Voce che discerne l’oltre che è in noi.
Voce che sinfonia sa cantare.
Voce che gli angeli non possono lodare.
Voce che i secoli custodiscono sapienza.
Voce oltre le nubi
a contemplare l’infinito.
Questa è la festa dei santi,
questa è la festa dei nostri cari.
Paolo Turturro