
Temono l’amore perché crea
un mondo che non si può controllare.
Nel libro del Siràcide
il Signore è giudice
che ristabilirà l’equità.
San Paolo in carcere afferma
nessuno mi ha assistito,
tutti mi hanno abbandonato.
Nei loro confronti, non se ne tenga conto.
Quante lacrime seminate nel campo
per il buon grano!
Di giorno si semina la giustizia,
di notte gli imbrogli.
All’aurora si semina la speranza,
al tramonto non muore la fede.
La bontà non dorme mai.
Bisogna stare all’erta
al diavolo che di notte
semina la zizzania della discordia.
La zizzania nel lavoro!
La zizzania in famiglia, tra i parenti!
Spunta sempre l’erba buona
con uno stelo rigoglioso
e il frutto abbondante.
Oh! Signore, hai seminato
del buon seme nella chiesa?
Da dove viene la corruzione?
C’è sempre un nemico
nei banchi della chiesa.
Si chiama Massoneria!
Si chiama mafia!
Si chiama Setta di Banche!
Mi fischiano già le orecchie
per la loro reazione a cattiverie.
Nel campo della fede
cresce il buon seme,
ma pochi si accorgono che cresce
assieme a tanti il male.
Nel vangelo si presentano due uomini
che pregano: il primo afferma
di essere fin troppo giusto,
pago le tasse e ogni altro debito pubblico,
sono retto e pago le tasse
su
tutto quello che possiedo.
L’altro in fondo alla chiesa
non alzava la testa:
sono un peccatore, non sono
degno di essere guardato.
Il Signore giustifica il peccatore
e lo purifica di forza,
perché chiunque si esalta sarà umiliato
e chi invece si umilia sarà esaltato.
“C’è un posto nel mondo
dove il cuore batte forte,
dove rimane senza fiato,
dove il tempo si ferma
e non ha più età.
Non permettere mai
che possa rinunciare a chi
d’amor mi fa volar”. (Alda Merini).
