Il talento del risorto

Perdo sonno

a considerare il parere degli stolti,

né tanto meno

 quello degli empi

o di teologi che scribacchiano il nulla.

Anche un albero ramifica il cielo,

tanto che la luce filtra tra le foglie.

Non ho paura del talento del Risorto.

Non seppellisco sotterra

quel talento che è tutta la mia vita.

Cristo è il talento

del mio stesso respiro.

Non abbiamo ancora compreso

che i talenti sono la settimana

della nostra esistenza.

Si: cinque più due

è il concetto della settimana

della nostra permanenza sulla terra.

Troppo facilmente

dimentichiamo l’ottavo giorno:

il Giorno della Risurrezione.

Abbiamo paura di Dio che risorge.

Abbiamo paura e persino Lo seppelliamo

dentro le nostre stesse paure,

per occultarlo dalla nostra esistenza;

con la motivazione:

tu raccogli

dove non hai seminato l’amore,

e raccogli

dove non hai sparso la tua fatica.

Che coraggio ha l’uomo,

nell’affermare che Dio

non ha seminato la vita,

che Cristo non ha sparso

tutto il suo sangue per noi!

E’ un coraggio che impaurisce,

è un coraggio che avvilisce,

è un coraggio che annichilisce

la propria nostra esistenza.

No, non seppellisco Cristo,

talento della mia immortalità. Dipax

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