Il vangelo che cammina

Il tuo cuore è un seme

In Cristo il mio oggi

non ha frammenti di limiti e di errori passati,

da lui sono stati macerati

nella centrifuga del suo amore.

Sii lieto, o giovane,

allontana la malinconia dal tuo cuore.

I tuoi capelli neri siano un soffio

per abbracciare la pace.

Il tempo imbianca i saggi

di barba fluente di candore.

Non essere facile a irritarti.

Solo nello stolto alberga l’ira.

Non infiorare la finestra del tuo animo,

per nascondere il vuoto della tua camera.

Il tuo spirito è un seme

da cui germogliare infiniti universi di pace.

Persino gli angeli desiderano un tuo chicco di grano

da seminare in cielo.

Io capisco una persona dallo sguardo pacato e triste.

Sto zitto dinanzi al dolore.

Il cuore è molto più importante della gamba.

E’ un uomo provato da dure parole di vita.

Nel dialogo sono tornato a vivere me stesso

e tornato vivo.

Mi sono frantumati i riti e i dogma.

La certezza viene dalla misericordia

che abbraccia il vangelo.

Mi sono crollate le diplomazie,

i poteri che oscuravano la mia personalità.

Ora sono me stesso e il coraggio

di ammettere di avere fatto morire tutto solo mio fratello,

afferma un noto cardinale,

aggredito dai miei dogmi e dai miei riti.

Io ero nella fame di senso, nella fame di verità.

La mia carità non aveva dolori

e la mia croce dorata mi pesava

quanto il dogma che professavo.

La carità resta ferma e potente,

anche dinanzi a una diga che trabocca.

Un cuore da solo non regge una morale millenaria.

Andiamo dentro la chiesa

e vediamo quello che c’è:

Poteri, oro, incenso che avvertono

la nostra potenza e non l’esistenza

del Signore della vita.

Non abbiamo mani sporche,

non abbiamo grembiuli da mettere.

Il nostro è un potere stampato,

è un potere sigillato di inerzia.

Lasciate che la luce entri

a illuminare il buio.

Io non ho nulla,

solo il vangelo che cammina.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

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