
Nel deserto dello spirito
e a Gaza sulla sabbia suonano
ragazzi, ragazze, giovani e professori
liberi di esprimere la pace.
Il flauto ondeggia come le onde
a ricordi di famiglia
e il flauto di bambù
accompagna la sinfonia.
Tutto viene stordito da una bomba
che rende muta la spiaggia
e tutto diventa desolazione.
Siamo ancora in guerre,
il finto accordo di pace
si sgretola come un’onda
che si infrange sugli scogli.
Molti hanno tentato
di bruciarmi l’anima.
Sono lacrime gettate nell’oceano.
Ho perduto i miei sogni
e sono rimasto tutto solo.
Il tempo è il miglior viaggio,
lungo e ignoto come il buio.
Il viaggio tra le stelle, tra l’emozioni
è il percorso più vicino.
Il cammino più lungo
è quello dello spirito.
Sono un viandante
che bussa a ogni porta
che si apre di sapienza.
Sono un viandante
che apre confini mai esistiti.
Sono un viandante
a cercare il santuario
più intimo e più vero.
I miei occhi guardano lontano
e s’illuminano di sapere di casa.
Mi domando quando finirà
questo viaggio?
Ecco i confini si aprono
e non mi sono mai accorto
di averli attraversato.
Entro nell’intimo
e scopro di essere già stato.
La mente per tanto tempo
ha negato ciò che già sapevo.
E’ finito l’illusione,
ora vivo esistente nell’immenso.
Paolo Turturro
