La santissima Trinità

La famiglia della Santissima Trinità

a George Floyd

Il cuore di Dio

è come il cuore di una madre.

Mamma aiuto,

pregavi mentre venivi soffocato.

O Dio, ora so che tu mi ami

e io ora ho cominciato ad amarti.

Troppo tardi lo so,

ma l’amore incarna

ieri, oggi e sempre.

Non soffocherò un pensiero,

soprattutto se è di pelle nera!

Dove c’è bellezza,

abita Dio.

Lo Spirito del Padre,

lo Spirito del Figlio

e lo Spirito dello Spirito santo

è l’essenza della Santissima Trinità:

lo Spirito di un solo Dio.

Nelle nostre famiglie

e in tutta la creazione

c’è il sigillo della Trinità.

Osserva la tua famiglia:

padre, madre e figli.

Osserva il trifoglio:

lo stelo a svettare con tre foglie.

Osserva il nostro corpo:

carne, anima e spirito.

Contempla il cuore:

batte, irrora e fa vivere.

Tutto nella natura è analogia

alla Trinità.

Con il soffio del Risorto

io non vado a spazzo nel tempo,

ma vivo di eternità.

Non vorrei parlare tanto

da non respirare.

Il primo guadagno,

è il risparmio di ogni grazia.

Non spreco i consigli di Cristo.

Il mio cuore

è il suo tabernacolo.

Dentro io sento la sua gioia

e i suoi spasimi alla Van Dyck,

finché tutto non sia compiuto

nella Santissima Trinità.

Anche la creazione geme,

non solo in Amazzonia,

ma in tutto il globo terrestre

e nell’universo intero.

Geme a risorgere

come ogni vivente.

Il DNA della Trinità

è nel nostro sangue.

Sangue divino è la nostra carne.

S. Paolo a Timoteo ci propone

di raggiungere la perfezione

con il coraggio delle scelte della nostra vita.

Aggiunge poi di avere gli stessi sentimenti di Dio.

Quali sono i sentimenti di Dio?

Quale le sue emozioni?

Arduo è il sentire come Cristo!

Lo senti nell’orto del Getsemani!

Lo ascolti nel ringraziare il Padre

che dona il suo sentire ai piccoli.

Lo vedi negli occhi del cieco nato.

Lo tocchi nella supplica dei lebbrosi!

Sentire di cuore è la vera perfezione!

Chi non ha le radici nella linfa del vangelo

nulla può audire!

Io sento la Trinità nella trilogia della luce.

Il cielo non ha un tetto,

perché Dio ci possa comunicare

direttamente la sua essenza.

Noi siamo della stessa luce

della Santissima Trinità.

Celebro sotto un abete,

il carrubo mi profuma la mensa.

La menta mi aroma il respiro.

La lavanda incensa il cielo.

Tutto è pronto per celebrare

la Santissima Trinità!

Gli aironi, in alto, hanno convocato un concerto,

uniti alle tortore, agli usignoli, ai passeri

e ahimè, assieme alle gazze ladre.

Concelebro assieme a tutto il creato.

Si fa sentire Bamby e il gallo non di meno.

Nessuno è escluso alla mensa Trinitaria!

Starnutiscono le oche e le galline.

Su, cominciamo ad ascoltare Cristo.

Apro il lezionario

e un angelo, venuto da Cefala Diana,

annuncia il vangelo.

I care la Parola di Dio!

I care la Parola

che diventa Eucaristia.

Ascoltiamo l’angelo:

“Dio ha tanto amato il mondo

da dare il Figlio unigenito,

perché chiunque crede in Lui

non vada perduto, ma abbia la vita eterna”.

Ecco la salvezza eterna!

Tutto il creato è un dono del Padre a suo figlio.

Il Padre per amore di Cristo

non vuole che nessuno si perda.

Colui che ha creato l’universo

non può condannarlo

per la meschinità dei nostri peccati.

Solo la fede in questa Parola ci salva.

L’angelo smette di annunciare

e ascolta il silenzio.

Una schiera di cherubini,

caro George,

ti circondano mentre vieni calpestato.

Le tenebre soffocano

e quell’asfalto sotto la macchina

diviene la pista degli angeli:

assunzione certa e diretta

nel cuore della Trinità.

Dio è amore

capace di distruggere ogni violenza,

anche se noi non vediamo niente.

Il pane è spezzato,

il calice è colmo.

Tutto il cielo scende sulla mia mensa

a celebrare con il creato

e per la comunione al corpo e al sangue di Cristo

lo Spirito santo ci unisce in un unico corpo

con la Santissima Trinità.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dell’universo.

Diafano di Trinità è il mio corpo

nel masticare il pane di vita eterna.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

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