Dall’eternità io sono vivente,
il Vivete per sempre.
Quando fissava gli universi, io ero là.
Quando tracciava un segno sull’abisso, io ero là.
Quando le stelle cominciavano a splendere, io ero là.
Quando le nubi cominciavano a piovere il cielo, io ero là.
Quando gli oceani fluttuavano vita, io ero là.
Quando le galassie cominciavano a vagare, io ero là.
Quando l’uomo cominciava a pensare, io ero là.
Quando le rocce si rivoltavano in se stesse, io ero là.
Quando le sorgenti delle galassie
si illuminavano di sogni, io ero là.
Quando le acque del cielo
invadevano la terra, io ero là.
Quando disponeva le fondamenta della terra, io ero là.
Quando gli animali cominciavano a trasformarsi, io ero là.
Io ero con Lui come artefice,
io ero con lui come delizia del creato.
Quando il tempo cominciava
a segnare i momenti, gli istanti,
i giorni, i mesi, gli anni, io ero là.
Io ero là a porre delizie tra gli uomini.
Ero la Trinità, vivente tra i viventi.
Prima di ogni cosa, prima del tempo,
prima di ogni universo, io ero là.
Non solo nella gioia, io ero là,
ma in ogni tribolazione,
davo il senso della vita.
La speranza non delude,
perché la certezza è nello spirito,
io ero là.
Io credo nella certezza e non più nella speranza.
Molte cose ho ancora da dirvi,
ma per il momento
non siete capaci di portarne il peso.
Quale peso, Signore, non siamo capaci di sopportare?
Il peso del dolore?
Il peso del non senso?
Il peso dell’egoismo’
Il peso della superbia?
Il peso dell’orgoglio?
Quanti pesi, Signore, dovrà sopportare l’uomo?
Il peso dell’oltre?
Il peso dell’incomprensibile?
Il peso dell’impossibile?
Il peso delle guerre?
Il peso del Tuo Spirito?
Il tuo Spirito è gioia, è delizia, è soavità.
Il tuo Spirito non è un peso, è una comunione con te,
è una fusione vera con te.
Paolo Turturro