Non averti cantato

Cristo dopo essere stato messo alla prova dagli scribi,

dai farisei e dai sadducei,

ora è messo al confronto spinoso

con gli erodiani:

come dire: noi sommi sacerdoti non ci siamo riusciti

a farlo cadere nel tranello,

ora tocca a te, potere romano,

a farlo crollare.

Come dire ancora:

ora vediamo come si comporta

dinanzi al potere opprimente di Roma.

Cristo è liberante, è equidistante.

Come a dirci: viviamo nel mondo ma non siamo del mondo.

Diamo a Cesare quello che è di Cesare:

denaro, compromessi, scappatoie, ruberie, banche disoneste,

droga, narcotraffici, traffici illeciti, concordati.

Forse tu Chiesa foresti questi intrighi?

Forse il Concordato non è un compresso?

Forse l’8 per mille non è un benevolo compromesso?

Forse il Banco alimentare

in mano alle grandi industrie che ricevono sovvenzioni

dalla Comunità Europea, non è un compromesso?

Questa distinzione e l’equilibrio di Cristo ci mette in crisi.

Siamo messi noi alla prova:

siamo con Cristo o con gli Stati?

Svuotiamo il contenitore di Cesare dalla chiesa.

L’equilibrio di Cristo è la vera nostra pace.

Non ti canterò

nelle liturgie ferme

che plagiano l’uomo di inerzia.

Non avrai da perdonarmi

di non averti cantato.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

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