
Come eseguire l’esempio di Naamàn?
Si immerge sette volte nel fiume Giordano
e ne esce guarito. Chiede a Eliseo, uomo di Dio,
di essere guarito
e Naamàn vuole ricompensarlo con un dono.
Eliseo risponde:” No, non è possibile”.
Le cose sacre non vanno mischiate con il profano.
Naamàn si dona tutto al Signore,
la sua vita gli appartiene.
Carica l’asino di terra e va nel suo paese
a lodare il Signore, è una nuova vita
fatta di sacrifici e di donazione onesta.
Ah! Le nostre funzioni
con il battesimo elargito di denaro?
Naamàn ci ricorda la purezza del cuore,
quella purezza che prima non aveva.
San Paolo non si vergogna
di portare le catene per Cristo.
Se moriamo con lui, con lui anche vivremo;
se perseveriamo, con lui anche regneremo.
E’ la gloria di chi è onesto,
regnare nella pace.
Il vangelo ci propone l’avventura
dieci lebbrosi, sono guariti tutti
ma uno solo ritorna a ringraziare.
Guarda caso, è un samaritano.
Cristo si schiera con i samaritani,
vedi colui che è salvato da Gerico:
è un samaritano.
Lui sceglie i peccatori
per portarli al Padre.
Nessuno va perduto nella grazia del Signore.
I lebbrosi vengono spronati a presentarsi ai sacerdoti.
Quella è la via della grazia.
Nessun peccatore è lontano dalla grazia.
Nessun peccatore è allontanano dalla misericordia.
Tutti noi siamo salvi nel cuore di Cristo.
Qualcuno mi ha proposto una via di fuga per liberarmi,
ho rifiutato di scendere dalla croce.
Troppo tardi ormai. Vado fino in fondo con Cristo.
Presto finirà tutto e saremo liberi.
I miei sogni mi hanno augurato una vita onesta e libera.
Ho affidato al cielo i miei progetti,
li ha seminati nell’universo.
Nessuno sa quanta saggezza viene dalla sofferenza.
Non mi pento delle mie scelte,
ne ho accettato tutte le conseguenze.
Per ora sono quel mosto,
pigiato negli acini e nei grappoli
a fermentare speranza di nuova vita,
come Cristo pigiato nel torchio della sua croce.
Per ora sono quel pezzo di pane avanzato.
Forse anch’io riempirò dodici ceste.
Vieni al Borgo della pace,
proprio oggi a gustare il pane fresco della condivisione.
Contatta: 339 2187764.
Paolo Turturro
