
Un Dio morto d’amore,
Pietro è incarcerato con le catene ai piedi.
Due guardie lo guardano ogni momento.
Un angelo scende dal cielo, la potenza dell’alto
è più forte di quella della terra.
Chi può dire il contrario?
Lentamente Pietro esce dalla prigione.
Tutti sono svegli dinanzi a questo evento.
Cosa possiamo aspettarci di più
dall’uomo che massacra l’uomo e uccide Dio?
Possono uccide l’uomo,
ma non possono uccidere la sua coscienza.
E’ l’avventura di Tinebra morto tutto solo con un cane.
Lui che ha nascosto tutte le prove della strage di via D’Amelio.
E’ chiesto da me, perché non lo avesse interrogato,
lui zittiva, aspettava da me la risposta.
Un amico di Farinella fa comodo a tacere per sempre.
Dio è vicino
ma è difficile su questa terra.
Tutte le virtù che noi programmiamo
e professiamo qui sulla terra,
in cielo sono più splendide e non muoiono mai.
Nel nostro credere quotidiano
adoriamo un Dio vero
o una sua caricatura disgustosa
fatta di riti e di consimili affari?
L’ateo rifiuta
il modo di vivere la fede dei cristiani
e non il Dio vero.
L’ateo è un innamorato deluso.
Il cristiano invece non è mai deluso
delle sue processioni osannanti denaro.
Dio non è un pericoloso contendente dell’uomo.
Non gli ruba la terra che ha creato per lui.
Non lo impoverisce
se non crede in Lui.
Paolo ci viene incontro con la sua vita spericolata.
Due volte scappa dalle mura di una città.
Ho lottato il perdono,
ho lottato la misericordia,
ho lottato lunghi viaggi
per annunciare il Cristo Risorto.
Fatiche immane, fatiche di giorno, fatiche di notte,
solo nel cuore il vangelo.
Non celebrava messa come noi,
Sapeva che Dio, donando se stesso all’uomo,
non si impoverisce e non si annulla di essere stesso.
San Paolo sapeva bene che l’uomo, amando Dio,
non perde nulla di se stesso.
La soluzione è:
Dio tanto ama l’umanità,
da morire d’amore.
Cristo e l’uomo
si completano d’amore.
Ha combattuto la buona battaglia,
combattere per i valori di ogni uomo.
Nel vangelo Cristo si impone: Chi dice che la gente io sia?Risponde Pietro:”Tu sei il Cristo, il Dio vivente in mezzo a noi!”.
E Cristo: “Dimmi Pietro, ma tu mi ami davvero!”.
Risponde:”Tu lo sai che io ti amo!”.
E Gesù:” Pasci le mie pecore”!
Ancora Cristo intercede:” Ma davvero mi ami”?.
Pietro per un attimo tace, pensa ai suoi peccati,
pensa al tradimento della notte della condanna.
Gesù, prima che Pietro risponde, misericordiosamente l’accetta risponde:”Pasci i miei agnelli”!
Chi sono gli agnelli? Gli innocenti.
E’ la vittoria totale dell’amore.
D’allora Pietro diventa più forte,
affronterà come Paolo tutte le disavventure,
tutte le lotti e professa la fede con il martirio,
con testa in giù per amore del suo maestro.
Paolo Turturro.