
Sono stato perseguitato
a causa dell’amore che mi ha purificato.
Manco a dirlo, Dio mi ha tenuto in braccia.
Non sono abituato a fingere,
come chi con fare scostante
nasconde le proprie emozioni.
Io faccio ciò che penso,
a scapito della mia salute.
Se non mi muovo,
ingrasso sempre di più.
Tuttavia non sarò mai
obeso di azioni malvagie.
Il cervello che pensa
è la migliore dieta.
Conosco una suora missionaria
che in Africa, a causa del grande freddo,
ascoltò le sue consorelle a tosare dei conigli,
per fare lana a riscaldarsi.
Io invece, nel mattatoio del patire,
ho potato la mia superbia
con la preghiera del silenzio.
Il silenzio ottenebra ogni azione.
Fa di noi uno spirito
ad ardire gli arcobaleni.
Vola in alto senza sapere dove andare,
vola con lo spirito del cuore
che sa dove cantare.
Io canto l’amore
che non finisce mai
e mi empio di pace
che mi tranquillizza l’animo.
Io sono il cuore
a cercare chi batte forte
e chi scrive nei pentagrammi
del sole armonie mai udite
e mai sentite nel tempo.
Io sono il pentagramma dell’armonia,
battezzo nello spirito
fiamme ardenti d’infinito.
Ci sono notti che tu le cerchi
con le labbra insanguinate.
Io vivo infinite notti
che non accadono mai,
solo nel sogno sono realtà
che non si scordano mai.
Nulla possono le guerre
alle notti che non si scordano mai.
Paolo Turturro
