
“Fatti non foste
per viver come bruti,
ma per seguir virtute e conoscenza”.
La mia voce è impastata con il fango,
con l’acqua e con il respiro.
La mia voce è silenzio che annuncia e denuncia.
La strage di Monreale grida:
“Avete ucciso il paese!”.
E’ un grido che allarma l’umanità.
E’ un grido senza senso, senza valori, senz’anima.
E’ un grido che dà forza a tante uccisioni nel mondo.
Gridiamo unisono a questa vita senza senso.
Siamo impastati di denaro che ci annienta.
Signore, cosa fare?
Signore, io non capisco!
Signore, io non comprendo
come le persone create da te,
abbiano perso il senso dei valori
incarnati dentro il cuore.
Non capisco, Signore, come un padre
uccide un figlio e dove sono ora, Signore!
All’istante è la tua misericordia!
Qual è la tua reale misericordia!
Facciamo azioni, siamo sballati.
senza nulla comprendere!
Ricreaci, Signore, abbiamo perso il senno,
ci resta soltanto la tua misericordia.
Il mondo è un ballottaggio di guerre,
è un ospedale di campo, è un ricerca continua di aiuti.
Eppure mai visto tanta ricchezza sbottare
in questo mondo perduto,
città distrutte di odio e di violenza.
Signore, frena la nostra mente malata di sangue.
Signore, siamo il tuo piccolo gregge
impaurito dallo scannarci a vicenda.
Signore, tieni forte la tua mano sul nostro capo.
Tocca il cuore, il nostro palpita ancora,
non è del tutto malato.
Signore, converti il nostro agire.
Tu sei Padre, e noi non comprendiamo
la dolcezza del vivere quieto e sereno.
Interrogativi che ci distruggono
e nulla il nostro cammino ci guida.
Ci affidiamo al tuo respiro,
che ancora palpita dentro di noi.
Paolo Turturro