Il tempo

Gli uomini sono degli inventori

e spacciano invenzioni per sopravvivere.

Poi si accorgono che le loro idee sono di un passato inaudito.

Sono inventori del passato.

Io voglio vedere lo spettacolo negli occhi della gente,

prendendo parte ad ogni attore,

a parte che i vivi sanno ascoltare.

Gli occhi sono due fasci di luci in croce.

Il cuore non invecchia e la mente non smette di sognare.

L’ignorante sbatte parole sconnesse e il saggio tace.

E’ tornata la ragione e tutto va bene.

E’ triste considerare che qualcuno viva di bugie.

Un intreccio di limoni e di ciliege

è la visione che ho nel cuore.

Trema la mano a siglare il vangelo,

una tela tagliata, mi resta un pezzo

come omaggio a Van Dick,

mi è stata donata,

una domenica mattina a santa Lucia.

Forse è un pezzo che la mafia non è riuscito

a bruciare all’oratorio dell’Immacolata.

Più in là c’è una visione di Ciulla,

con gli alberi a racchiudere il paesaggio,

spicca accanto a un quadro tunisino.

Mi rinfresco sotto l’ombra di un albero di Amato.

Accanto dipingo un paesaggio invernale

siglato a tratti da strada di neve.

Forse c’è un Guttuso, un frammento di vita quotidiana.

E’ la ricchezza della mia povera camera.

Spicca in alto una mia lettera donata

al cardinale Salvatore Pappalardo,

corretta a mano e lasciata ingiallire nel tempo.

Il tempo conserva i veri ricordi.

Il tempo non è magro a rammentare gli eventi.

Il tempo è la materia che noi usiamo

per connetterci con gli altri.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

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