La gioia di vivere

Raccolgo un frutto di melograno, lo apro e i suoi chicchi rossi rassomigliano ai frutti soavi dell’anima. Quanta gioia nella vita, quanti doni inaspettati colgo nella natura. Sono sempre pronto a stupirmi dell’incanto che mi sprigiona il creato. Sono trafitto da un raggio di sole, ed è subito giorno. Come non amareggiarsi tra le strade della nostre città, imbottite di droghe e di stupefacenti. Cosa posso fare io nel silenzio del meditare? Ecco la risposta:”Io sono felice di essere cristiano. Vivo felice nella mia fede. La mia gioia trabocca i confini dell’indifferenza e raggiunge la tua tristezza. Voglio riempirti di serenità e di tranquillità. Io non sono felice da solo. Condivido la mia gioia con le persone che mi vengono a trovare. Qui il rispetto delle persone diventa la mia gioia, Ecco quello che vorrei dire ai giovani che hanno bisogno di condivisione e di dialogo”. Non ti cercherei, se non ti avessi trovato. Cercate l’infinito, dietro l’angolo del tempo. Cercate la vita, dopo averla vissuta. Non si trova nulla dentro il tempo, perché non

c è nulla d’inutilità. La filosofia cerca cose inutili, ma essenziali e ti accorgi che non puoi farci a meno. Non possiamo la nostra fede trascinarla a traino. L’occidente non dice più niente, parole vuote e che tengono la bocca chiusa. Io vivo nel mondo della gioia, non mi appartiene la tristezza. La mia felicità è come un fiore destinato a profumare gli altri.

Paolo Turturro

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