Le Torri Gemelle

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Io cerco ancora il luogo dell’anima. Nel dolore mi infiamma una voglia grande di piangere. Con la volontà cresce l’anima. Non possono mettere all’angolo il mio dolore. Molti credono che sia più vero il tempo che l’eterno. Nessuno attesta che lo spirito è più evidente del corpo. Nella lotta contro la mafia ci sono vittime e sopravvissuti. Si soffre tanto da sopravvissuti. Avrei preferito quei colpi al massacro dei giudizi e delle calunnie. Ora sono libero di pensare come Dio. Non ho paura del peggio che non può avvenire. Nelle mani di Dio c’è soltanto la grazia e io sono nel suo costato. Sono così libero da essere felice dentro. Libero di pensare come Dio. Io sono morto senza il Risorto. La mafia si distruggerà dal momento in cui nessuno più crederà in essa. Molti preti hanno paura di togliere dalle chiese i doni dei mafiosi e allora essi domineranno ancora per tanto tempo, finché non ci purificheremo dalle loro lordure. E’ un’apocalisse il delirio del massacro delle Torri Gemelle. E’ un’apocalisse la fuga di popoli nei canali umanitari. Io sogno che l’uomo ritorni a zappare, anziché a sparare non solo con le mani.

Paolo Turturro

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