Meditando la Parola

La grande famiglia di Dipingi la pace, continua…

Ringraziamo di cuore i benefattori di via Ventura, in modo particolare Giovanna e Fina Santo Mauro. Marcello De Simore e sua famiglia, Giacoma ed Emanuele e i suoi gemelli. Maria Grazia Morello e le sue figlie, Teresa Rampolla e la sua famiglia, la signora Palacardo e i suoi figli. Paola Pennino e il suo staff.

Ringraziamo tutti quelli che ci sostengono con la preghiera:

il nostro arcivescovo Corrado Lorefice, mons Oliveri, don Salvatore Biancorosso, Mons Nicola Freni di Messina, P. Giuseppe D’Accardi e la sua comunità parrocchiale, Suor Terenzia, suor Adelaide, Suor Daniela, suor Filippa, P. Giacomo Ribaudo e la sua comunità, don Armando Corrado del don Orione, don Primo Coletta del don Orione, don Giuseppe Bisceglia del don Orione, don Marco Grossolhz, don Gaetano Ceravolo, don Marco Lupo, don Felice Lupo, p. G. Bucaro, don Mimmo Napoli del don Orione, Don Paolo di Cerese (Mn), P. Alessandro Manzoni, P. Baiamonte, P. Calogero di san Vincenzo de’ Pauli, P. Massimiliano Purpura, p. Nino Rocca, p. Pino Vitrano, P. Franco Pati di Messina, P. Franco di Messina, P. Simplice, Famiglia Alfano con il carissimo Fabio e la nostra santa suor Cristina di Frammenti di Luci, don Salvatore Petralia e sua famiglia, mons. Pecoraro e tanti altri che nel silenzio ci sostengono davanti a Dio e agli uomini. Continua, a presto…

Meditando la Parola della V° domenica di Pasqua

La via è Cristo

Ti ho benedetto e ti ho consacrato nell’eucaristia, tu medico che hai offerto la tua vita per i malati del corona virus.

Ti ho benedetto e ti ho consacrato nel corpo di Cristo, tu infermiere, tu operatore ecologico, tu sacerdote, tu che nel silenzio hai donato tutto te stesso ai nostri fratelli e sorelle ammalati.

Cristo si consacra nel nostro corpo. Abbiamo ridotto il corporale a un fazzoletto ricamato. Certo un ricamo prezioso ma freddo e senz’anima. Cristo si vuole consacrare nel nostro corpo reale, non più su un corporale di lino, ma nel nostro corpo – reale.

Il corporale che Cristo preferisce è il nostro corpo. La Parola incarnata diventa nostro corpo, pane quotidiano,

Corpo Glorioso del risorto in noi.

E’ bene che io medito e annunci la Parola, dice l’apostolo;

nella Parola del risorto, voi sovvenite i poveri e gli ammalati.

assieme siamo sacramento di salvezza.

E’ bene che io sia una pietra scartata a divenire testata d’angolo. E’ Cristo quella pietra fondamentale della nostra esistenza.

A volte capita che chi ci scarta diventa se stesso sasso d’inciampo.

Chi è vero dentro, è destinato a essere stirpe regale, sacerdozio santo, popolo di Dio che si è acquistato.

Dinanzi all’immortalità? Cristo stesso ci sostiene.

Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e in me”.

Signore, qual è la via giusta? Sfrecciamo vie aeree, vie di mare, vie di cielo, vie di economie, vie di autostrade, senza mai raggiungerti. Vie senza uscite di sicurezza.

Dove sei, Signore? Dov’è l’uomo che porta a te? Quale via seguire in questo crocevia di opinioni e di pensieri contrastanti?

La via dell’opportunità è spinata d’inganni.

Tutti camminiamo saputi, ma sterili di carità.

La via dell’economia massacra poveri e ricchi insieme.

La via del discernimento è ostacolata dal nostro stesso egoismo.

La via dell’arte è ridotta a impressioni.

La via della carità cammina sul denaro dello stato, senz’anima di amore. E’ solo un equilibrio di bilancio.

Quale via seguire, Signore?

Cristo va tutto solo a preparare per noi una dimora.

Neanche i discepoli comprendono la via.

Filippo, io sono con te da tanti anni e tu non mi conosci ancora?
Sono io la via che porta al Padre. Io e mio Padre siamo la stessa cosa. Chi vede me, vede il Padre.

Che enorme messaggio per noi uomini. Che meraviglia capire Cristo, per essere nel Padre.

Ecco la via è Cristo, dove nessuno si smarrisce.

Ecco la via è Cristo, dove camminare è sicuro di cielo.

Senza di te, o Cristo, io sto come la cenere del fuoco.

Ecco la via è Cristo che ci porta alla verità e alla vera vita.

Io sono la via, la verità e la vita.

Nessuno può raggiungere Dio, se Cristo non scende in noi.

Che strano! Cristo è la verità e noi ci affidiamo al diritto canonico.

Che strano! Cristo è la verità e non ci basta la sua Parola.

Non è sufficiente il vangelo!

Che strano! Noi abitanti del tempo non abbiamo fiducia in Colui che abita eterno.

Che strano! Preferiamo vie oscure a quella della luce!

Che strano! Preferiamo le notizie dei potenti del denaro a quelle del discernimento dello spirito.

Che strano! Preferiamo la vita del tempo a quella dell’eternità che vive già in noi, nella Parola dell’Eucaristia.

Che strano! Io vado contro corrente. Mi affido a Colui che, senza vederlo, è la via, la verità e la vita.

L’ultima beatitudine Cristo l’ha riservata proprio per noi

che viviamo al di la del tempo della Sua pienezza.

Qual è il tempo della pienezza?

Per noi, ancora smarriti sulla via di Emmaus.

Io prendo il pane tra le mie mani, siamo appena in due a celebrare, e Lui lo spezza per tutti noi. Dio spezzato sulla croce, per cancellare per sempre il peccato del mondo.

Siamo finalmente nel giorno del risorto.

La via è Cristo!

E’ la via del risorto.

Paolo Turturro.

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