Non più nell’indifferenza

Non voglio restare cieco per tanti anni, nutrendomi del corpo e del sangue di Cristo, senza mai capire nulla. Io adoro Cristo e mi nutro del suo corpo spiritualmente. Io adoro nelle sue vene intrise di sangue, Io adoro il suo corpo nelle mie vene, intrise del suo sangue. Io adoro, te devote, nel mio cuore, come il calice di salvezza. Io adoro, te devote, nel silenzio del mio canto, senza voce, senza flato, per dare al mio corpo tutta la forza di Cristo che mi corrobora e mi rafforza. Io adoro, te devote, Io voglio gettare a Cesare quello che è di Cesare e mi tuffo tutto nel mistero in Cristo, totalmente persona. Questo io cerco, questo io adoro, questo io amo e questo io sono, in Cristo vera persona e vero amore. Tu sei il vero pane della vita, pane dei pellegrini, vero pane dei figli, non deve essere gettato nell’ignoranza e nell’indifferenza. Quante ignoranza nell’eucaristia: Quante indifferenza nell’eucarestia. Quante volte ci siamo nutriti senza capire nulla. Oggi basta, io adoro, te devote, come il vero amico risorto nel mio corpo, nelle mie vene, nella mia vita. Buon pastore, vero pane, nutrici con la tua vera persona, con il tuo amore. Il mio cuore è una pisside, dove adoro e mi sazio e mi nutro del mistero.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

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