Basta…

“Basta, sono stanco di illusioni. E’ tempo di smettere di fantasticare. Usciamo dal reale illusorio! Usciamo da questo cenacolo della paura – imperò Cleopa “. E l’amico, preso dalla delusione, si convinse totalmente. Il cenacolo non aveva porte blindate, così nella sera dell’attesa fuggirono dal fallimento del risorto, quei due ribelli della speranza. Non ci sono campane che suonano la fuga dalla libertà. I sentieri della notte non sono campi di battaglia, sono solo di smarrimento. La tristezza e l’amarezza sono i veleni dell’anima. I passi tristi dei due viandanti appesantivano il buio della morte; non sarebbe mai risorto. Dentro certi cenacoli d’oggi cantano solo liturgie e canti show. I due soli, nella tristezza, camminava silenzio. “Andiamo ad Emmaus – si dissero l’un l’altro. Abbiamo ancora sete di speranza del nostro popolo. Troppi burloni hanno deluso Israele. Andiamo ad Emmaus, nella terra della vittoria, dove Giuda vinse i nemici e il Signore combatté a fianco d’Israele. Conosco lì una trattoria. Si mangia bene. Il locandiere è mio amico. E’ accogliente. Andiamo oltre quest’illusione. Lì possiamo riposarci qualche giorno. Andiamo – disse, in fretta, Cleopa. Il progetto di quel profeta ci ha preso totalmente da farci dimenticare l’esistente. E’ stato tutto un fallimento. Tutto è finito nella vergogna della croce. Israele non è una croce. Apri gli occhi, amico. E’ stato tutto, una buffonata. Neanche un sogno. Una comunità di quattro pescatori non poteva smantellare un apparato militare romano. I sempliciotti non vincono mai le furbizie e le malizie dei sadducei e dei farisei. Apri gli occhi alla terra, amico, anche se è buio fitto attorno a noi. Sui sentieri della terra non abita la speranza. Io, del resto, lo dicevo spesso che c’era qualcosa che non andava. Quel furbo di Giuda portaborse, era troppo malizioso per stare con un innocente. Quanto denaro finito male. E Lui, il Cristo, per niente preoccupato. Quanto male attorno a Lui! E Lui sempre indulgente, finché gliela hanno fatto pagare. Troppa gente stupita ci seguiva. Troppi ignoranti e sciocchi riempivano le folle d’entusiasmo”. “ Abbiamo assistito – commentava l’altro discepolo, a meraviglie. La vista al cieco nato. Gli zoppi camminare. I muti parlare e cantare. I paralitici si alzano e lodano il Signore della vita.

Paolo Turturro

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