Dedicato a Alda Merini

Ho bisogno di alleggerirmi le spalle. Troppo pesi su di me. Non riesco a liberarmi dell’inutile o necessario che sia, Pesi che non ho voluto e non ho cercato. Persino le mie ali sono sotto questi gravagli. Chi sono io per volare: Quanto le mie ali da tempo sono tarpate. I sogni mi fanno volare. I desideri sono più vogliosi di andare oltre. Chi mi fermerà, per stabilizzarmi nel poco che sono? L’uomo cosa desidera nella sua vita? Cercare ciò che si deve e poi basta. Cercare ciò che è possibile e poi basta. Io cuore va, va oltre, vuole volare e non ha più le ali, o meglio sono ancorate al passato. Ali spezzate dagli anni, dalla tempeste, dalle bufere e più non può volare. Non si è accorto il cuore che è spezzato e non ha più la forza di reagire? Vuole volare e nel sogno dell’impossibile le ali si ricompongono. Ora inabissato nel fermo, trova il sogno da realizzare. Spiega in alto il sogno e così il cuore non va fatica a scrollare di dosso tanti farfugli di inganno, tante bugie comprate. Ora posso, ora nel silenzio ho guarito le mie ali rattrappite nel sonno. Chi sono io per volare? Sono un pezzente che cerca la pace. Si, ho volato sui fiori e ho sentito il profumo, Si, ho volato sui torrenti e ho sentito la loro musica. Si, ho volato nei firmamenti e ho avvertito il canto. Ho volato la notte che mi ha aperto il nuovo giorno.

Paolo Turturro

www.dipignilapace.it

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