Dio si sposa



XXVIII Domenica del tempo ordinario



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Dio si sposa!
E noi non abbiamo tempo per lui.
Non abbiamo tempo per la sua festa!
Eppure tutto è pronto nel cuore di Dio.
Tutto è pronto per creare il mondo.
Non so come sia il matrimonio della Trinità.
Eppure è il vero e unico matrimonio d’amore.
E’ il matrimonio in cui tutti noi siamo
stati concepiti e creati.
E’ il matrimonio della nostra famiglia.
Venite alla festa,
alla festa dello sposalizio di mio figlio.
Venite, è la vostra festa!
Conosco il nome dello sposo, Cristo,
e quella della sposa?
Non limitiamolo alla chiesa.
Non limitiamolo all’umanità.
Il nome della sposa
è oltre il nostro immaginare.
La nostra casa ha bisogno di buoi
e non di Dio.
La nostra società cura gli affari di imprese
e non di Dio.
Devo arare il terreno
e non posso pensare allo spirito.
Devo accasarmi
e non posso trascurare i particolari
di una villa decente.
Facciamo tutto
eccetto amare Dio.
Dedichiamo tutta la nostra vita
a cercare interessi e piaceri
e Dio è lontano da noi.
Dio però non si stanca di noi.
Ci manda tante persone belle
a ricordarci del suo matrimonio d’amore,
da cui tutti noi siamo nati.
Ci manda profeti scomodi
che ci ricordano la famiglia di Dio.
La forza d’amare
è il matrimonio di Dio!
Tutto però sembra inutile!
Tutto sembra rifiutato,
rigettato, inesistente!
Dio insiste!
Dio non molla.
Andate, andate nei crocicchi
della terra,
nelle bidonville delle metropoli.
Andate e invitate tutti,
proprio tutti,
fratelli tutti,
tutti alle nozze di mio figlio.
Zoppi, ciechi, miserabili,
tutti entrino al matrimonio di mio figlio.
Dio è serio però.
Non puoi abbindolarlo,
non puoi usarlo.
Non puoi consacrarti
con le immagini sacre
e poi ammazzare i tuoi fratelli.
Non puoi tu politico sporco
prendere in giro Dio
con la tua fede di occasione.
Non puoi andare allo sposalizio di Dio
con la tua coscienza sporca.
Amico, come puoi venire alla festa
senza l’abito nuziale?
Qual è l’abito nuziale,
se non la coscienza pulita?
Nel più miserabile uomo della terra
splende l’immagine di Dio.
Quell’immagine
è la tua coscienza.
Imagine non è soltanto il canto
di J. Lennon.
E’ lo spirito che dentro di noi
ci fa essere famiglia di Dio.
Io corro,
io vado al matrimonio di Dio,
non c’è pericolo del corona virus.
Paolo Turturro
www.dipingilapace.it









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