I suoi passi stanchi

In piazza i suoi passi stanchi,

sotto la pioggia il suo andare da solo

coraggioso a sanare il mondo.

Il cielo benedice di lacrime il crocifisso

che un giorno salvò Roma dalla peste.

Le sue mani aperte a benedire

senza precedenti una indulgenza plenaria

nel cuore di ogni uomo e non solo dei cristiani.

Una indulgenza senza schemi,

profonda, risanatrice nel cuore di ogni persona.

La sua veste candida

a rendere splendida la piazza

deserta, brillante di luci di pioggia

e bagnata di lacrime del mondo.

Il silenzio del colonnato di Bernini

abbraccia l’umanità malata

non solo di corona virus.

Un altare ricco solo dell’ostensorio,

un altare povero solo di tovaglia immacolata

e un’eucaristia tenera di salvezza,

come il cuore di ogni cristiano.

Un tantum ergo antico come il canto di ogni innocente

ad elevare l’Eucaristia, pane del mondo,

farmaco d’immortalità e medicina d’amore

per sanarci dal corona virus

che non contagerà più di tanto il mondo.

Nella benedizione Urbi et orbi

la certezza che il Risorto è ancora qui con noi,

è qui con noi,

è qui ancora con noi,

contagiato d’amore sul patibolo della risurrezione.

Lazzaro è risorto,

Lui risorge per la nostra risurrezione. Dipax

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