Il fuoco del cosmo

I

Io ho deciso di essere me stesso e non il frutto di una moda, di una cultura, di una religione o di una legge.

Nel tuo spirito ho cercato e ho trovato l’infinito,

per cui ora sono l’amante dell’immenso.

Il peggior male è pensare male, meglio sarebbe non pensare.

Il demone che è in te, ha meno colpa di te.

Calpestalo, non farlo entrare nella tua camera.

Io sono divenuto cielo, dove le stelle si contemplano a divenire.

Anche il tuo animo sofferente è un cielo stellato.

L’abitudine ti rende una stalattite. L’abitudine è la morte della tua vita.

Io preferisco essere quella goccia d’acqua che scorre silenziosa nell’oceano. La virtù è un seme, se non lo semini, se non l’irrori, se lo custodisci in un bicchiere di cristallo, tu stesso diventi una cartapeste a fiato sterile.

Pensare è un incendio continuo, un distillato di arte, di pittura, di musica, di amore e di poesia

Meglio non trovarsi in queste vampate d’incendio.

Ti bruci, senza consumarti, ma splendi come i santi.

Tu che pensi e che ami, sei il fuoco del cosmo (to fos tou kosmou). Dipax

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