Il popolo

la sete per mancanza di acqua.

“Non mi abituo a prendere l’acqua. Che fatica uscire a riempire l’acqua, eppure ho bisogno di bere. Vado e scendo a valle a prenderla. Mi pesa ogni giorno e speriamo che non ci sia molto traffico da spettare. Bene e mezzogiorno e laggiù non c’è nessuno”. “Donna, puoi darmi dell’acqua, ho una sete proprio delle tua acqua”. La donna si ribella, non può l’uomo a mezzogiorno parlare con una donna. Non è opportuno chiedere dell’acqua a una donna. “Se sapessi chi ti chiede dell’acqua, tu stessa ne chiedereste”. “Tu sei un giudeo e vuoi insegnare a noi samaritani il vero comportamento”? “Donna, se sapessi chi te la chiede, tu stessa ne domandereste. L’acqua che io ti darò, non fa venire più sete. E’ un’acqua che zampilla dentro di te”. “Dammela allora, non verrò più quaggiù a sudare per prenderla”. “Certamente te la darò, ma prima vai a chiamare tuo marito e torna da me”. “Io non ho marito”. “Hai ben ragione, rispose Gesù e l’ultimo che tu hai non è tuo marito”. Leggere dentro è sempre arduo e non tutti riesco. Comprendere lo stato d’animo di una persona è sempre difficile. Come può un uomo sapere ciò che è dentro l’animo di una persona? La donna si sente scoperta, corre in paese a gridare la venuta del maestro dell’anima. Chi è capace di leggere tutto lo stato d’animo di una persona? La gente non crede, ci vuole poco a leggere la tua vita. Chi non sa chi sei? La donna si trova smarrita. Crede d’aver incontrato il maestro della vita.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

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