L’umiltà: la vittoria di Dio

Io sono proprio sulla strada di arrivo. Amo e basta. Lasciami riposare, lasciami riposare sulla tua Parola. Non è affatto calvario perdonare. Il mio spirito morirebbe, se infrangessi la regola del silenzio. I miei silenzi musicheranno verità nei giorni che non muoiono. Non chiuderò le pagine del mio spirito, sono aperte nel firmamento dei pensieri. Scrivo con l’inchiostro del vangelo. Non c’è diavolo che possa cancellare la verità. Io mi riposo sulle mura di pietre e medito sulle rocce ardenti di fuoco. Il tempo finisce e il fiume dei pensieri è ancora un torrente in piena. Non sarebbe tempo di pagare l’attesa con un po’ di rispetto? Io sono un albero con le radici nel cuore. Dentro la sua linfa ho custodito la fortezza di non mollare. Qui al borgo della pace tutto mi parla. Mi parlano le pietre, mi parlano gli alberi, mi parlano i giovani, mi parlano ancora i sogni. MI parla questo salone del camino pieno di fuoco. Non sono mai uscito dal suo spirito. I suoi semi sono ancora freschi da germogliare i disegni di Dio. Eppure mi hanno tolto tutto e io non mi rassegno al male. Dentro l’inverno è sempre più rigido, ma non è di Dio dare l’ultimo colpo basso. Non avrei mai potuto immaginare che la fine fosse la vera rinascita. Nella mia vita non c’è stato mai posto all’egoismo. Ho pensato sempre agli altri. Ognuno dentro mi canta la sua vita. Io ho lasciato tutto, anche il respiro in questa amata terra. Respireranno i fiori e le stelle che ho dipinto in cielo. Non tutto è finito, quando la gioia viene da Dio. Ho vinto, perché Dio è il vincitore.

Paolo Turturro

www.dipignilapace.it

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