Non giudicare il cielo

Sono ritornato ad amare. Sono ritornato a sorridere. Eppure non so offrire che la mia stanchezza. Non ti offro i miei limiti, né i miei errori. E’ difficile accettarsi nella solitudine. Il silenzio è la voce del sapere. Ti ho chiesto una carezza, al limite dammi una sberla. Può Cristo essere nascosto? Accresci in me la fede. L’oltraggio più pesante è massacrare la dignità delle persone. Insultano la mente con le menzogne. Cristo è la radice e il germoglio di ogni bene. Lasciamo stare Davide con tutti i salmi a lui dedicati. Dio non fa ritornare l’uomo in polvere, perché dal suo fiato nati noi siamo. Il tempo fa ritornare alla terra il nostro corpo. Io non posso giudicare il cielo, agli occhi dell’universo, mille secoli – luce, sono come il giorno di ieri che passato. Molti perdono la fede, perché abbiamo vestito Dio di furore, di ira e di punizioni. Il peccato punisce se stesso. Nascondiamo i nostri peccati alla luce della verità. I nostri giorni non svaniscono per l’ira di Dio, che non ha, ma per l’orgoglio del pensare dell’uomo. Il pensare dell’uomo fiorisce come il soffio e come tale svanisce e muore. La fede non sorge dalla mente, ma dal cuore e dallo spirito. Passano presto i nostri anni, ma non l’amore che è nato prima di noi e in noi non muore. Io giungo alla sapienza del cuore, sfogliando il vangelo nel mio spirito. Io non conosco i giorni dell’afflizione e né gli anni della sventura. Io godo all’aurora della gloria del Signore. All’alba, puntualmente , un raggio di bontà del creatore illumina i miei occhi. Mi rafforza la mente e il mio corpo accasciato risorge di energie nuove. Io mi sono consacrato alle opere di solidarietà, alla contemplazione e alla preghiera notte e giorno e sono divenuto giovane come un adolescente.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

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