Un giorno in paradiso

Qui è iniziata Ostiglia

Celebro il risorto nella cattedrale dell’universo.

Respiro il profumo dei mandorli nell’estasi della valle dei templi.

Se non sei capace di toccare l’infinito, hai perso per sempre la tua vita.

Volando, non torno mai indietro. Fai pace con la tua anima, è il primo trattato con te stesso.

Ora che Tu, Cristo, sei risorto in me,

la gioia esplode più di un vulcano attivo.

La grazia scorre soave nelle mie vene, più dolce del miele.

Ora che sei risorto in me, assaporo il perdono e vivo la terra come un paradiso. Ho seminato lacrime e ho raccolto serti di letizie.

Ora che sei risorto in me, adoro nel cuore senza altare, incenso e liturgie.

Ora che sei risorto in me, la legge è morta e vivo gioioso assieme a te, risorto.

Zampilla in me il carisma della samaritana: “Credimi donna, è giunto il momento in cui, ed è ora, di adorare Dio in Spirito e verità”. Sono passati circa 2000 anni e ancora dobbiamo iniziare ad adorare.

Eccoci, Signore, noi cominciamo. E’ il carisma di Dipingi la pace: “Adoriamo in Spirito e Verità, a servizio di Cristo risorto e dei poveri”. Quante leggi per allontanarci dalla coscienza! Quanti comma per imbrogliare gli innocenti. Quanto denaro per camuffare la fede.

Questo cuore non sopporta più a battere dubbi e dolori. M’inebrio di natura per ascendere al risorto. Sui colli le palme svettano l’aurora e le finestre forano di cielo le case abbandonate al pascolo.

Non irrito il vento, peggiori sarebbero le conseguenze.

Anche sulla terra il tuo giorno è un paradiso.

In fondo ai tuoi occhi ho scoperto Dio. Dipax

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