Ilpellegrino

Vidi anch’io un pellegrino in cerca di casa, in cerca di pane, in cerca di terra, dove abitare. Un pellegrino bloccato da fili spinati, un pellegrino che saliva dalla miseria più nera verso la speranza della vita più normale. Salire per tutti noi è una speranza, ma lui scendeva nel lavoro più misero e cadde nelle mani di un trafficante di persone. Gli portò via tutto, la propria dignità, la speranza di un mondo migliore. “ Così è, se ti pare? – ripeteva spesso il padrone. “Se vuoi lavorare, questo è il tuo mestiere. Del resto si guadagna bene nel traffico di organi. Tu, in breve tempo, potrai comprarti persino una casa”. Quel pellegrino, a sera, tornando sul suo pagliericcio, si sentiva bastonato nell’animo, percosso a sangue, mezzo morto per non sapere che fare. L’indomani mattina, svegliato dal sonno disturbato, prese la sua ferma decisione. Andò da quell’inetto padrone di organi e con fermo coraggio gli disse:” Io questo lavoro non lo farò mai”. Intimorito lo scellerato, lo minacciò, se non avesse accettato il mestiere. Quel pellegrino, senza nessuna esitazione e con ferma sicurezza, ribadì la decisione di non compromettersi in quella oscura organizzazione. Tutto preso d’ira, quel padrone della sua schifezza, lo assalì e gli spezzò una gamba.”Bestia, non ti mancare tanto per spirare, e lo lasciò mezzo morto a terra”. Il traffico, quella mattina, era cocente. Nessuno si fermava a soccorrerlo. Voi immaginate che proprio un prete potesse fermarsi a soccorrerlo?. Fu così che la parabola si avverrò. Passarono tanti dinanzi a quel pellegrino insanguinato, ma questa volta si fermò proprio un prete. Non vi dico il suo nome, voi ben lo capite. Lo caricò sulla sua macchina e lo portò all’ospedale. “Curatelo, disse, è mio fratello”. Tutti si accinsero a metterlo sulla barella. Non era la prima volta che quel sacerdote, scomparso dal pronto soccorso, operava nel silenzio. Oggi, tu mi dici che questo non si può fare. Potresti incappare nella giustizia del soccorso e i guai sono soltanto tuoi. “Beh! Io ci sto, se devo salvare una persona, non solo dalle grinfie del malaffare”.

Paolo Turturro

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