Sono Gabriele

Sono Gabriele e vi comunico la forza per superare le infamie della terra. E’ un vigliacco chi non vuol sapere e nel contempo afferma:” Non voglio più sentire notizie orrende. Che posso fare io nel risolvere i problemi del mondo? E’ una scusa che gronda sangue. Chiudo la finestra del sapere e mi rassereno nel non conoscere i misfatti della guerra pubblicati sui giornali. Non bastano i miei dolori. Non sono mica Giobbe a reclutare i drammi del mondo”? Cari giovani, io vengo da Marte e mi ribello a una società che costruisce armi e fa morire di fame milioni di bambini. Mi ribello al sapere fazioso, mentre straricche persone viaggiano su navi a villaggi di piaceri. Voglio indicarvi la via della pace, qualora scopriate la pianta officinale della giustizia. Cresce nei vostri prati e nessun diserbante è capace di farla seccare. Non ci sono accise per le tasse sulla giustizia. La pianta della giustizia che voi avete dimenticata si chiama l’erba della Volontà. Quel vostro bambino ucraino ve l’ha svelato. E’ uscito dal suo tugurio con un sacco nero di plastica. I soldati che lo soccorrevano hanno aperto l’involucro e si sono rabbrividiti nella scoperta della pianta della volontà. Quel bambino ha custodito in quell’involucro suo padre morto. La volontà di amare un padre al di là della morte. Ieri si chiamava pietà, oggi amore. E’ la pianta della giustizia, rivelata al mondo per affermare che ogni guerra è una follia di morte. La volontà di amare uccide ogni ingiustizia. Cari giovani, coltivate la volontà e cresceranno in voi i frutti della giustizia. A domani amici giovani. Irina vi parlerà dell’amore.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

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